A Lambrate un Hackathon per il recupero urbano
Presso il quartiere di Lambrate-Rubattino è in corso un laboratorio di ricerca – realizzato da Metaproject per e con la scuola Mohole – che ha come obiettivo il recupero urbano. Il workshop coinvolge 40 studenti ed un team di mentori e supporters. L’ambizioso progetto è iniziato attraverso un hackathon di 2 giorni.
Nel concept di Metaproject, l’atto di rigenerazione urbana viene inteso come ricerca/azione sviluppata da un progetto che intreccia tre differenti campi di intervento:
- architettura, paesaggio, urbanistica e arte relazionale;
- comunicazione sociale e storytelling;
- turismo, animazione e attivazione di comunità.
Una proposta di innovazione sociale e culturale che avrà impatto sul territorio, stipulando alleanze temporanee con comunità, reti e differenti stakeholder. Questo stimolerà a generare nuovi commons, materiali e immateriali, al fine di sperimentare altre modalità di approccio agli spazi, alle relazioni e alla conoscenza basate su rapporti collaborativi e cooperativi.
Hackathon e Marathon strategie per risolvere problemi in modo insolito
Il termine hackathon nasce dalla fusione delle parole “Hacking” e “Marathon”.
Visto in questo modo potrebbe far cadere in errore molti, dato che di solito si associa l’hacking ad azioni criminali e distruttive. Non è questo il caso. In un hackathon: la parola “hacking” si riferisce in questo contesto molto più all’opportunità di risolvere problemi tecnici in maniera insolita.
L’obiettivo di un hackathon è quindi costruttivo ed i partecipanti si mettono al lavoro per realizzare un prodotto/servizio utile.
Anche “Marathon” non è completamente attinente all’evento. Infatti anche un lavoro di progettazione concentrato può essere estenuante, ma solitamente lo sviluppo di progetto è un processo lungo.
Invece, in un hackathon si fissa volutamente un periodo di tempo limitato: nel giro di poche ore o giorni deve essere realizzato un progetto utilizzabile e scalabile.
Attraverso l’Hackaton di recupero urbano, suddivisi in 7 gruppi di ricerca, gli studenti hanno indagato e approfondito le storie del quartiere di Lambrate. Ognuno ponendosi e ponendo domande a chi il quartiere lo ha vissuto negli anni, a coloro che lo vivono e che lo vivranno.
Indagine di tipo qualitativo effettuata per capire come incrementare l’interesse e le connessioni in uno dei poli storici del Fuorisalone.
Gli studenti, insieme ai mentori e alla direzione tecnico-scientifica, hanno collaborato tra loro per compiere:
- azioni di promozione e valorizzazione dell’area urbana del DUC,
- interventi di innovazione e competitività costruttiva tra le realtà commerciali,
- progetti di gestione comunitaria delle risorse e cooperazione tra commercianti e cittadini.
Al termine della due giorni, si è svolta una presentazione presso lo spazio dell’associazione Formidabile Lambrate.
Durante l’esposizione delle vision elaborate dai vari team di studenti, Studio Agnelli e Lambrate Design District sono stati invitati a valutare le tre migliori proposte, evidenziando opportunità e minacce delle idee elaborate.
Fotografie: Michele Barbieri